CHI ERA ZEUSI?
Tra i grandi artisti nativi di
Eraclea è doveroso ricordare la figura di Zeusi, vissuto tra la fine del V
secolo a. C. e la prima metà del IV. Di lui ci parlano alcuni storici e lo
definiscono come uno dei più grandi artisti dell’antichità per l’originalità
dei temi trattati e per la bellezza delle figure dipinte e scolpite. Gli
storici ci hanno tramandato che Zeusi un giorno si è presentato ad Atene per
partecipare a una mostra di pittura (la Quadriennale) ed è apparso conciato in
strano modo:
“Strano
personaggio con cavalletto, pennelli e colori, avvolto in una preziosa tunica
su cui era ricamato in oro il nome del titolare: Zèusi di Eracleia. Agatarco lo
sfidò ad improvvisare un affresco su due piedi per vedere chi, di loro due,
faceva prima. Zèusi rispose: Tu certamente, che puoi mettere la firma su
qualunque sgorbio. La mia è riservata ai capolavori. [1]
Zeusi è ricordato, inoltre,
per la sfida con un altro grande pittore: Parrasio. In quest’occasione espose
una natura morta: dei grappoli d’uva. Si racconta che i grappoli erano
così verosimili da indurre gli uccelli a beccarli. È stato l’autore delle
seguenti opere, che purtroppo non ci sono pervenute: una raffigurazione di una
famiglia di centauri, il dipinto per il tempio di Hera di Crotone, raffigurante
la bellissima Elena, un’opera dedicata a Zeus e agli altri dei dell’Olimpo, una
figura di atleta, un Ercole bambino che uccide con le mani un serpente e tante
altre opere meno note, tra cui delle sculture di teste dalle grandi forme. A
Zeusi sono stati pure attribuiti il conio delle monete di Eraclea e alcuni vasi
fittili istoriati. [2]