ITALO-CANADESI ALLA RIBALTA: ANTONIO SCIASCIA


ITALO CANADESI ALLA RIBALTA: AVV. ANTONIO SCIASCIA.

Gli anni del dopoguerra sono segnati per la popolazione del nostro paese: Cattolica Eraclea da una profonda crisi occupazionale.  Spesso e malvolentieri alle forze più vive e sane del paese si apre una sola strada: quella dell’emigra­zione verso il Nord America ed altri continenti. Pertanto, in ogni parte del mondo non è difficile incontrare un cattolicese.
Cattolica Eraclea negli ultimi sessanta anni ha esportato non solo braccia, ma anche menti, non solo operai generici ma uomini capaci di porsi alla guida della società in cui vivono.
Personalità che si sono affermate in Canadà e che hanno tenuto alto il nome di Cattolica ce ne sono molte. Oggi vogliamo fermare la nostra attenzione sull'avv.  ANTONIO SCIASCIA, partito giovanissimo da Cattolica per il Canada, grazie al suo costante impegno, è riuscitio a realizzare i suoi sogni e occupa in qualità di cittadino canadese,  un posto importante nella società canadese.
 Arrivato in Canada a 11 anni da Cattolica Eraclea (AG) insieme ai genitori e ai due fratelli maggiori, l'avvocato Antonio Sciascia celebra quest'anno trentotto anni di carriera al servizio della professione forense, e di impegno a favore della comunità italiana in Canada.
Come presidente del Congresso nazionale degli italo-canadesi, Sciascia è impegnato nella
rappresentanza della comunità nei confronti delle istanze governative a vari livelli, sulle questioni culturali, dell'insegnamento della lingua italiana, del multiculturalismo, dell'immigrazione, del problema degli internati della 2° Guerra Mondiale, e del rimpatrio della costituzione. È inoltre responsabile di un'ampia serie di iniziative culturali e sociali, tra le quali la principale è la Settimana Italiana di Montreal.
È promotore di diverse conferenze e iniziative a beneficio degli interessi della comunità italo-canadese, nel 1980 è in prima fila nella raccolta di fondi per il terremoto dell'Irpinia – opera per la quale fu insignito nel 1988 del titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana  dall'Ambasciatore d'Italia a Ottawa – e quasi trenta anni dopo, nel 2009, è ancora protagonista nella campagna di raccolta fondi a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Abruzzo.
Attualmente è presidente del Congresso nazionale italo-canadese e in una intervista sul Congresso così si espresso:
Sono stato coinvolto nel Congresso sin dalla dalla fondazione, nel 1972, lo stesso anno in cui mi sono laureato in legge. In quegli anni gli stereotipi contro gli italiani erano ancora molto forti: ricordo che sulla stampa ci chiamavano”Spaghetti". Ora, senza nulla togliere agli africani, questo la
dice lunga sui pregiudizi di quel tempo. Alfredo Campo, allora presidente di Petrofina, riuscì da solo a raccogliere mezzo milione di dollari, spedendo 100 lettere ad altrettante imprese, chiedendo 5000 dollari a ciascuna. Così nacque il Congresso.
Poi nel 1980 arriva già la prima tragedia da alleviare: il terremoto dell'Irpinia.
Divenni presidente per la prima volta nel 1980, lo stesso anno del terremoto in Irpinia. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo raccolto soldi, con cui abbiamo creato una serie di "vie Canada" in molti paesi dell'Irpinia: a Balvano, a Laviano, a Sant'Andrea di Conza, circondate da belle casette
costruite con criteri antisismici secondo il modello canadese.
Per le sue attività professionali culturali e benefiche ANTONIO SCIASCIA è stato PERSONALITÀ DEL MESE dalla rivista LA VOCE, la rivista degli imprenditori italiani del Nord America.



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