UN RICORDO DI NINO RENDA, SINDACO DI CATTOLICA.






Con grande cordoglio vogliamo ricordare la figura dell’amico d’infanzia Nino Renda, che è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e degli amici. Pertanto, ci sembra doveroso ricordare alcuni episodi della sua vicenda politica.  Antonino Renda, nato nell’anno 1946, fin da giovanissimo attivista del partito comunista italiano, innovatore per antonomasia, riuscì con la sua forza di volontà a rinnovare la dirigenza della sezione di Cattolica Eraclea. Al seguito di Nino si misero alcuni giovani intellettuali,spinti dal forte desiderio di cambiare le cose e dare una svolta al corso della loro vita.
Il 28 maggio del 1978 si svolsero le elezioni comunali, cui parteciparono i quattro tradizionali partiti e, per la prima volta, il P.S.D.I. . La campagna elettorale fu arroventata, caratterizzata da toni aspri nei pubblici comizi. Le divisioni interne della D.C. condizionarono fortemente il risultato. La consul­tazione elettorale segnò l’avanzata del P.C.I. che,  conquistò 8 seggi, l'indebo­limento della D.C. che ridusse a 8 consiglieri la propria rappresentanza (perdendone 2), la conferma come forza di equilibrio del P.S.I., che confermò i 3 seggi, e la nascita a Cattolica Eraclea del P.S.D.I. con un consigliere comunale. Il M.S.I. ottenne 124 voti e non riuscì a eleggere un proprio rappresentante. L’avanzata della Sinistra portò alla formazione di una giunta social-comunista, guidata dallo studente universitario Antonino Renda del P.C.I. e vice-sindaco il direttore del locale Banco di Sicilia dr. Alfredo Danile, da poco residente nel nostro comune, primo eletto nelle file del P.S.I. .
Il Sindaco Antonio Renda profuse tutte le sue energie nell’amministrare la cosa pubblica all’insegna della trasparenza, senza preoccuparsi dei malumori che andavano emergendo in seno alla compagine amministrativa.
All’inizio del 1979, dopo una pressante richiesta, si ebbe la certezza che il ponte sul fiume Platani, importan­tissimo strumento per l’economia agricola della zona, sarebbe stato ricostru­ito, poiché il relativo costo dell'opera era stato finanziato. Nello stesso anno si ebbe la certezza che a inquinare le acque del fiume erano le scorie della Montedison e quindi si fecero pressioni presso le autorità sanitarie, affinché si ponesse fine allo scempio fluviale.
L’Amministrazione Renda dotò il quartiere Sant’Antonino  di strade e scalinate e fu definitivamente sistemato anche dal punto di vista igienico con il completamento dell’impianto fognario e l’ammodernamento della rete idrica.
Nel mese d’ottobre del 1979 fu approvato il progetto per la costruzione del mandorlificio sociale, primo in Sicilia, per un importo di un miliardo e 700 milioni.
Il 28 novembre del 1979 fu eletto sindaco, al posto del compagno di partito dimessosi per motivi di lavoro, il dr. Giuseppe Giuffrida.

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